‘A cosa stai pensando?’
‘Aggiorna lo stato’
‘Metti like e condividi’
Queste sono solo alcune delle Call to action (chiamate all’azione) che il mondo social ci propone ogni giorno, e ormai sono entrate nel nostro quotidiano.
Senza di esse come saremmo stati al giorno d’oggi? Sarebbe cambiato il nostro modo di vivere nella società? Quanto effettivamente ci ha influenzati e cambiati?
Proviamo a fare una riflessione insieme sul mondo digitale.
Con mondo digitale si intendono tutte quelle piattaforme che mettono a contatto la nostra persona con una rete non visibile che riesce a connettere milioni di informazioni al secondo (se non di più).
A partire da Google, un motore di ricerca; Wikipedia, un sito internet enciclopedico; Amazon, il sito e-commerce situato al primo posto su scala mondiale; giusto per citare qualche realtà all’interno di questa rete. Tutti questi sono nomi di cui ormai non abbiamo bisogno di chiedere “Cos’è?”, perché sono talmente entrati nella nostra vita che sembra quasi non riusciamo a farne a meno per essere ‘presenti’, sul pezzo.
I social media sono parte integrante di questa realtà, ci connettono non solo con informazioni di natura culturale, ma ci fanno condividere informazioni di cui noi stessi siamo protagonisti e ci danno visibilità nel mondo.
Chi ha un amico che vive all’estero ora può videochiamarlo tranquillamente con WhatsApp o mandargli un reel su Instagram, o taggarlo in un video di TikTok. La distanza non la percepiamo più invalicabile, ma siamo tutti uniti in questa rete, nel nostro social.
Siamo ormai inglobati in questa esigenza di sapere tutto di tutti, di far sapere a tutti ciò che facciamo noi, e sentirci parte di una comunità non più ristretta con i nostri amici più cari, ma una comunità globalizzata a 360°.
Come stiamo vivendo questo aspetto della nostra vita?
Le abitudini inglobate dal mondo digitale
Perché andare in biblioteca quando hai a disposizione un motore di ricerca che risponde alle tue domande in meno di 1 secondo?
Perché andare nei negozi quando puoi acquistare i tuoi capi preferiti direttamente dall’App, pagando online e ricevendo i prodotti direttamente a casa tua?
Perché andare a fare la spesa quando puoi acquistare i tuoi prodotti semplicemente con un click, così da non avere problemi se ti dimentichi qualcosa? Anzi, vi sono Alexa e Google Home che ti ricordano le cose quando vuoi tu e puoi contare sulla loro affidabilità che non può sbagliare mai.
Facciamo quasi fatica ora a non pensare che abbiamo questi supporti sotto mano e ormai li diamo per scontati, cambiando di tanto il nostro operato giornaliero. La rete pensa per noi, agisce per noi, mentre siamo sul divano magari a guardarci una serie su Netflix.
Come la stiamo vivendo?
Il mondo digitale ha un grandissimo potenziale e lo possiamo vedere in come questo ci aiuti nelle nostre azioni, nel comporre un testo o un prodotto.
Senza di essi, forse, ci saremmo reinventati in altro modo, perché siamo essere dotati di un’intelligenza tale che ci ha permesso appunto di creare questa rete.
Quindi si può dire che quello che troviamo nella rete in realtà non è completamente opera della macchina?
Per entrare più nel merito di questa riflessione mi vorrei soffermare sull’utilizzo sempre più frequente dell’ Intelligenza artificiale. Scopriamola un po’ insieme.
IA: un Io nella rete?
“L’intelligenza artificiale (IA) è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività.”
Prendo spunto dal sito europal.europa.com per la definizione di Intelligenza Artificiale, che secondo me può già dare molti spunti di riflessione.
Quello su cui vorrei soffermarmi è proprio il fatto che, stando anche a notizie recentissime, l’IA sta prendendo lentamente più possesso della capacità umana di creare contenuti, permettendole di pensare ed elaborare informazioni in autonomia fornendosi dalla rete.
Come ne parlò anche George Orwell nel suo romanzo distopico ‘1984’, facendo un parallelismo, vorrei provare a creare un dibattito sulla questione UMANO dentro la RETE (il nostro BIG BROTHER), che ci controlla, ci ascolta, prende i nostri dati e li usa per conoscerci meglio e tentarci ogni giorno.
Possiamo considerare l’Intelligenza artificiale, una macchina, un nostro sostituto?
Stando alle notizie del quotidiano, sempre più forze umane stanno facendo ricorso a questa macchina come supporto al proprio operato, come medici, azionisti e chi lavora nel campo della robotica.
Un aiuto di questo genere, in un mondo così globalizzato e quindi veloce, è senza dubbio molto utile, quasi indispensabile, e per questo mi pongo il quesito secondo il cui il lavoro umano verrà completamente eliminato dalle macchine? O verranno solo integrate come supporto?
“La nostra anima è una cosa a cui vorremo far aspirare all’IA?”
Conclusioni
Vorrei finire questo articolo con spunti di riflessione riguardo noi e il nostro rapporto con la tecnologia, lasciando in sospeso il giudizio finale, e per chi volesse contribuire invito a contattare la pagina Content is king.
In seguito lascio dei link di approfondimento riguardo questo argomento, ampio e complesso, con la speranza di creare riflessioni sul come viviamo noi esseri umani in un mondo che lentamente ci vuole eliminare.
Pro e contro del mondo digitale: spunti di riflessione
Che cos’è l’intelligenza artificiale e come viene usata?
Il portale dedicato all’Intelligenza Artificiale
Scritto da Claudia Cuoco