Durante il nostro evento a Book Pride Genova 2022, ci è stata posta una domanda riguardante i bookinfluencer.
Quanto influisce la scelta di quello giusto nella promozione e vendita di un libro?
È vero che non sono tutti uguali?
Ma prima ancora: chi sono questi bookinfluencer e come trovare quello che fa al caso tuo?
Scopriamolo insieme.
Chi sono i bookinfluencer
Dalla critica legata alle testate giornalistiche siamo passati ai blog e poi ai booktuber.
Oggi parliamo di bookinfluencer, o influencer letterari: una categoria specifica di influencer in grado di presentare, recensire, consigliare libri tramite i canali social, principalmente Instagram e, specie negli ultimi tempi, TikTok con i Booktoker.
Sono quindi content creator mossi dalla passione spontanea per la lettura, lettori forti che promuovono libri alla propria community, indirizzandone spesso anche le scelte di acquisto.
I contenuti utilizzati per la comunicazione e la promozione vanno dalle foto ai video, dai reel alle stories, fino a dirette, TikTok, articoli, podcast e gruppi di lettura online.
Sono capaci di unire lettori diversi tra loro oppure appassionati a determinati generi, ma la base della loro efficacia resta sempre l’autorevolezza che dimostrano nei confronti degli utenti, un tono comunicativo fresco e chiaro, e l’obiettivo di rendere un “ipercontenuto” come il libro quanto più democratico e alla portata di tutti possibile.
Sfruttando hashtag, copertine, citazioni, consigli ad hoc o altri trend legati ai social, per spargere la voce e incentivare anche il passaparola spontaneo.
Pro e contro
Analizziamo i pro e i contro del fenomeno, seguendo un dibattito che in Italia viene portato avanti da alcuni anni.
Tra gli effettivi benefici legati ai bookinfluencer, c’è sicuramente il merito di aiutare a diffondere la lettura e la curiosità nei confronti del libro anche tra i più giovani o chi d’abitudine non legge.
Con un cambio di prospettiva sulla materia trattata, infatti, e usando canali diversi e in molti casi dedicati allo svago come i social, storie e romanzi attirano l’attenzione e si avvicinano anche ai cosiddetti “lettori deboli” o “non-lettori”.
Portare la lettura in questi ambiti “altri” rispetto a mezzi o luoghi che già conosciamo (testate giornalistiche, riviste di settore, inserti e approfondimenti cartacei e non, o ambienti accademici) è un’opportunità per trovare un modo più inclusivo e attuale di parlare di libri o di cultura in senso lato.
Anche dal punto di vista di aziende e case editrici, i bookinfluencer costituiscono una risorsa utile al marketing, capaci di promuovere le vendite di un titolo presso una community fidelizzata, a fronte di un budget investito inferiore se paragonato ad altre iniziative pubblicitarie.
Non mancano però i contro, fonte di alcune discussioni e polemiche soprattutto tra gli addetti ai lavori della critica letteraria.
Le accuse principali rivolte sono il timore di una banalizzazione del libro, di un appiattimento e omologazione nel raccontarlo e presentarlo agli utenti, l’idea che le recensioni dei bookinfluencer possano marginalizzare il ruolo delle librerie come luoghi di ricerca di testi diversi e di recensioni da parte dei librai, o la mancanza di competenze reali per parlare di libri ed editoria.
In realtà, dopo una rapida analisi, si può notare come il fenomeno sia complementare alla critica letteraria e agli ambienti culturali classici che ruotano attorno alla lettura.
Con un tono di voce e un approccio differenti, spesso condotti da bookinfluencer che lavorano da tempo in campo editoriale, i social si trasformano in un invito alla lettura, al dibattito aperto, all’analisi personale del testo, senza sostituirsi né all’atto di leggere, né al taglio più impersonale e dettagliato offerto dalla critica.
Una cosa è certa: la promozione dei libri tramite i bookinfluencer ha una sua efficacia.
Come sceglierli?
Aumenta il numero dei bookinfluencer, aumenta la scelta e la specializzazione di ognuno di essi.
Già: un influencer non vale l’altro!
Come scegliere quello giusto per te? Che tu abbia un libro autopubblicato o ti occupi di digital PR per una casa editrice, abbiamo qualche consiglio da darti.
Il primo passo consiste sempre in una ricerca online, tra vari canali, per trovare una prima lista di profili affidabili, che ti attirano o che risultino particolarmente in linea con il tuo modo di comunicare e, soprattutto, con il tuo libro.
Prenditi del tempo per passare in rassegna Instagram, TikTok, YouTube ma anche i blog, e individua i bookinfluencer che utilizzano le piattaforme che ritieni più adatte e che si occupano di recensire libri dello stesso genere del tuo. Se non sai da dove cominciare, un valido aiuto e supporto è offerto dal volume “Bookinfluencer. Chi parla di libri e dove trovarli” (La Corte Editore, 2020): a cura di Giovanna Burzio, raccoglie oltre 150 tra blogger, youtuber e influencer italiani che parlano di libri, riassunti ciascuno in una scheda che riporta contatti, caratteristiche e domande e risposte precise per capire se quel profilo è adatto a recensire il nostro libro.
Avere chiari genere e target del tuo titolo ti faciliterà nella scelta.
Scegli anche considerando l’identità dell’influencer, il suo mood comunicativo, il suo visual, l’originalità e la qualità dei contenuti che pubblica d’abitudine.
Considera anche l’engagement rate complessivo rapportato al numero di follower.
Una community ampia non è sempre sinonimo di tante vendite o condivisioni!
È più importante che le interazioni degli utenti con i profili social siano stabili, spontanee e costruttive.
Quando contatterai il tuo bookinfluencer, utilizza i mezzi standard indicati su sito e profili, assicurati di preparare una richiesta personalizzata, specifica, breve, e soprattutto rispettosa del suo tempo e del suo lavoro.
Punta a una collaborazione che crei un reale coinvolgimento nei confronti del tuo libro: l’autenticità di chi ne parlerà farà la differenza.
Fenomeno bookinfluencer: dati alla mano
Per concludere, uno sguardo ai dati relativi alla diffusione e agli effetti dell’attività dei bookinfluencer in Italia.
Il fenomeno si inserisce in un più ampio contesto, per cui la pandemia ha contribuito a un aumento dei lettori nel nostro Paese, e nell’anno 2021 si è stimato che il 30% dei lettori legga stabilmente più libri che in passato, su diversi supporti (cartaceo, e-book, audiolibri).
Gli ultimi dati presentati, invece, sul ruolo dei social nell’industria dell’editoria e del libro, sono quelli dell’Osservatorio sulla lettura e i consumi culturali dell’Associazione Italiana Editori in collaborazione con Pepe Research.
Dal report si evidenzia una crescita innegabile dell’attenzione verso le possibilità offerte da community e social media, con un 59% degli utenti intervistati che afferma di aver acquistato un libro dopo essersi documentato su siti, blog, e profili social di bookinfluencer.
Senza approfondire ulteriormente, basta osservare i volumi di interazioni e di uso di tre hashtag: #bookstagram ha, a livello globale, un volume di 82 milioni di post; solo in Italia, #bookstagramitalia conta 1 milione di post e, spostandoci su TikTok, notiamo che i contenuti con l’hashtag #booktok hanno raggiunto gli 82 miliardi di visualizzazioni.
Per concludere: i bookinfluencer possono avere un ruolo davvero significativo nella promozione del tuo libro. Se scelti con cura, potrebbero darti quell’aiuto in più per raggiungere i tuoi lettori ideali.
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