“Abbiamo sempre prediletto un punto di vista più creativo.
Noi non portiamo un prodotto al cliente, portiamo il cliente al prodotto.
Red Bull non è un drink, è uno stile di vita!”.
In un’intervista rilasciata nel lontano 2003, dopo la domanda dell’intervistatore le parole di Dietrich Mateschitz, fondatore di Red Bull, rimbalzavano tra le pareti della stanza come una pallina gommosa multicolore impazzita, di quelle che hai la brillante idea di acquistare in uno dei tanti bar durante una delle tante serate tra amici infilando, o meglio, sprecando la moneta da 1 euro facendola precipitare nella cassaforte delle monetine dopo che la manetta del distributore automatico di “stupidate” ha compiuto due giri completi su se stessa.
Ma come hanno fatto due tori che si incornano davanti al sole, stampati su una lattina contenente un liquido energizzante, a trasformarsi in uno
stile di vita?
A questa domanda ci arriveremo con calma, prima sento di avere necessità di parlarvi del significato di content marketing:
cosa intendiamo quando parliamo di content marketing?
Con questa parola comprendiamo l’intero settore del marketing che include l’insieme delle tecniche per creare e condividere contenuti testuali e visuali pertinenti e di valore intorno ad un marchio o ad un prodotto/servizio, in modo da creare un coinvolgimento tale da riuscire a orientare anche il processo di acquisto degli utenti.
Si tratta di una strategia che va oltre la pubblicità tradizionale.
Coinvolge il pubblico attraverso contenuti autentici, informativi ed educativi, i quali rispondono alle esigenze e agli interessi della propria audience.
Questo metodo di interazione crea un forte collegamento emotivo, alimenta la fiducia e contribuisce a rafforzare la relazione con il brand.
Quartier generale Red Bull
La nascita di Red Bull
L’energy drink nasce con un uomo austriaco di origini croate, un certo Dietrich Mateschitz, che in quel momento era un affermato marketing manager che si occupava di prodotti per l’igiene della persona.
Per farla breve il signor Mateschitz, dopo aver stretto la mano a colui che per primo, negli anni ’50, aveva iniziato a produrre bibite energetiche in Thailandia, un certo Chaleo Yoovidhya, diventerà suo socio in affari dando il via alla produzione della bevanda in questione.
E’ da questo momento in poi che ha inizio la storia di Red Bull.
Ci troviamo in un periodo storico nel quale NON esiste un mercato degli energy drink e forse non sarebbe mai esistito senza l’intuizione dell’imprenditore austriaco che, per lanciare Red Bull, si licenziò da un lavoro ben retribuito per inseguire il proprio sogno.
Dopo avervi accennato la storia di come questo attuale impero abbia avuto inizio, è arrivato il nostro momento,
quel momento, il momento di parlare dell’approccio innovativo che Red Bull
ha introdotto nel mercato.
Di quando venivano improvvisate feste a sorpresa, regalati campioni gratuiti agli studenti di scuole e università, di quando nelle strade delle città sfrecciavano auto che esponevano sul tetto grandi lattine blu e argento con la gigantografia della scritta RED BULL,
auto definendo tutto questo uno “STILE DI VITA”.
Come è stata ed è tuttora capace questa azienda di dare vita a tanto coinvolgimento?
Oltre alla produzione di bibite energetiche si è creata nel tempo una serie di connessioni in altri ambiti, diramandosi in sponsorizzazioni di eventi sportivi estremi e musicali e nella creazione di piattaforme streaming e app, come la “Red Bull MEDIA House”, tramite le quali il cliente può usufruire di tutti i contenuti caricati.
Queste piattaforme raccontano storie oltre l’ordinario per mezzo di video, riviste online (e cartacee), podcast e molto altro, coinvolgendo una cerchia di appassionati che credono nel valore del brand e seguono questo stile di vita, oltre al fatto di portare sempre con loro una moneta da 1 euro da sprecare in uno dei tanti distributori automatici di “stupidate”, che trovi in uno dei tanti bar durante una delle tante serate tra amici, se non amici, persone con il tuo stesso stile di vita!
Conosci altri brand che hanno utilizzato e utilizzano il content marketing con successo?