I chatbotsono software che elaborano le conversazioni come e con gli umani. Lo scopo principale di questi software è simulare un comportamento umano per aiutare gli utenti a interagire con i dispositivi digitali come se stessero parlando con una persona reale.
Da poco Google ha lanciato il suo chatbot con sistema d’Intelligenza Artificiale (I.A.), per rovesciare la popolarità che ChatGPT (un sistema I.A. a base di apprendimento automatico creato da Open A.I.) ha acquisito negli ultimi mesi dal suo lancio.
Che differenza c’è tra i due chatbot?
ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Trasformer) è un prototipo di chatbot lanciato da Open A.I. basato sull’Intelligenza Artificiale e machine learning (apprendimento automatico) specializzato nella conversazione con utenti umani, con diverse funzioni integrate come composizione di un brano musicale, scrittura di un testo e molto altro.
ChatGPT fa parlare di sé
ChatGPT già dal suo lancio ufficiale, 30 novembre 2022, ha fatto molto parlare di sé raggiungendo solo nel primo mese 100 milioni di visualizzazioni.
Secondo similarweb (un servizio online che permette di monitorare il traffico su un sito), ChatGPT nel mese di febbraio ha raggiunto 1 miliardo di visualizzazioni, rispetto ai 266 milioni durante dicembre e poco più di 500 milioni a gennaio, diventano per eccellenza il sito più veloce a raggiungere tale valori in poco tempo.
Il chatbot di Open A.I. ora è ovunque, molte aziende si stanno affrettando a integrarlo, sfruttando le capacità che può offrire. I dati relativi a questo chatbot ci fanno capire che funziona, per il semplice fatto che è molto facile trovare risposte immediate chiedendo ciò che ci serve.
Come contrattacca il chatbot di Google?
L’utilizzo di ricerca Google è diminuito del 63,9% da quando è uscito ChatGPT4, una notizia pesante da digerire per Google che guadagna maggior parte dei suoi ricavi dagli annunci di ricerca, ma l’aspetto positivo è che l’azienda ha più dati sulla ricerca di chiunque altro.
Mentre ChatGPT cavalca i record, il colosso Google da poco ha lanciato il suo sistema di servizio di A.I. chiamato Bard.
Google Bard: l’Anti-ChatGPT?
Google con oltre il 90% delle ricerche a livello globale è senza dubbio il motore di ricerca più vasto. Questo avvantaggia il colosso americano avendo più data base dalla sua parte.
BARD tradotto letteralmente “Narratore Celtico” è il chatbot del colosso Google.
Per dimostrare di essere ancora sul livello del suo competitor, Open A.I., Bard sarà in grado di rispondere alle domande degli utenti e di discutere di argomenti sconfinati presenti sul web, così come fa ChatGPT.
BARD ha una pagina dedicata, ciò significa che si ha il bisogno di entrare sul sito dedicato per accedervi, ma sarà sicuramente integrato nel motore di ricerca di Google, e avrà molto a che fare con Google Assistant.
Per cosa possiamo usare Bard? Lo racconta l’amministratore delegato di Google, Sunder Pichai:
“Bard può essere uno stimolo per la creatività e un trampolino di lancio per la curiosità, aiutando a spiegare a un bambino di 9 anni le nuove scoperte dal telescopio spaziale James Webb della NASA, o a saperne di più sui migliori attaccanti del calcio in questo momento”.
Attualmente Bard ha dei limiti, uno dei più grandi è la sua disponibilità, infatti è presente solo in lingua inglese e solo negli Stati Uniti d’America e nel Regno Unito, ma sicuramente verrà diffuso in altri paesi. Al momento non avendo dati a riguardo non possiamo testare Bard e confrontarlo con ChatGPT.
Il sistema di motori di ricerca sta prendendo un percorso d’evoluzione, e tu?
Se vuoi scoprire di più su ChatGPT, dove puoi approfondire la content creation con l’uso di I.A. insieme a Paolo Furini e Davide Giansoldati.