L’universo digitale è in continua evoluzione e innovazione ed è in questo mondo che nasce il fenomeno dello streamer, che possiamo definire come una “sottocategoria” di influencer. Però molti di noi potrebbero chiedersi: “Cosa fa uno streamer?”
Essenzialmente consiste nel mettere contenuti di ogni tipo live per essere seguito dalla tua community in tempo reale, su piattaforme come Twitch o YouTube.
Il lavoro dello streamer, però, non è tutto “rose e fiori”.
All’apparenza può sembrare semplice: stai seduto davanti a un computer e giochi mentre le persone ti guardano.
Ma ci sono molte altre cose meno visibili e che rendono questo lavoro un pochino più complicato di quanto pensiamo.
Avere un buon numero di spettatori non è per niente facile, bisogna streammare (andare in live) in determinati orari che di solito comprendono il pomeriggio e la sera; inoltre bisogna farlo con costanza per dare una certezza alla nostra community di trovarci sempre online; per non parlare del fatto che bisogna intrattenere un pubblico per 6-8 ore di fila e non è per niente facile.
Questo tipo di lavoro, quando sei molto seguito, ti porta a essere molto esposto al pubblico e a persone che vogliono avere interazioni personali con te, contattandoti su Twitch, Twitter, Instagram e altri social, andando a superare i limiti della privacy personale.
Intervista a uno streamer: le scelte e le difficoltà che questo lavoro comporta.
La pandemia del 2020-21 ha contribuito a diffondere il fenomeno dello streamer su Twitch?
Certo, le piattaforme di streaming durante il periodo di lockdown hanno ottenuto un forte aumento di interazioni e iscrizioni, risultato abbastanza scontato, con migliaia di ragazzi a casa che si annoiano e vogliono passare il tempo allora si tuffano nella piattaforma di Twitch, oltre a ciò gli streamer hanno ottenuto un grandissimo incremento di follower, evidenziando che siamo davanti a un fenomeno sempre più in crescita.
E tu ti lanceresti sulla piattaforma di Twitch per diventare il prossimo content creator di successo?
